Nella digitalizzazione dei servizi amministrativi pubblici la Repubblica d’Albania ha conquistato 16 posizioni in pochi anni superando addirittura l’Italia di due lunghezze e collocandosi al diciassettesimo posto assoluto, a fronte del diciannovesimo piazzamento italiano. Un motivo di soddisfazione per il governo del primo ministro Edi Rama, il quale tiene tuttavia a sottolineare come la graduatoria stilista dalla BERS, la Banca europea di ricostruzione e sviluppo, debba servire non a creare competizioni improprie fra Nazioni amiche bensì a valorizzare i progressi compiuti dal Paese delle Aquile dal 2014 a oggi.

La digitalizzazione, come ha ricordato il Premier Edi Rama, è uno strumento decisivo nella lotta alla eccessiva discrezionalità del potere amministrativo e quindi alla corruzione, e ogni suo miglioramento progressivo deve essere preso in considerazione anche dai decisori europei nelle procedure finalizzate al compimento di ulteriori passi in avanti relativi al processo di adesione dell’Albania alla UE.

Il Primo Ministro Albanese, ringraziando la Bers per la considerazione obiettivamente espressa, ha inoltre annunciato che, con decorrenza dal prossimo 30 aprile, tutte le attività connesse al rilascio di certificati e atti amministrativi alla cittadinanza, inclusi i permessi di lavoro e i documenti anagrafici, saranno trasferiti sul piano digitale, e ciò consentirà di ottimizzare le professionalità e il capitale umano della pubblica amministrazione e della polizia di Stato nella garanzia di servizi volti al presidio, alla sicurezza e al controllo del territorio a favore di imprese e cittadini.

“Assesteremo il colpo finale alla eccessiva discrezionalità e alla corruzione, e ci auguriamo che l’informatizzazione dei pubblici servizi possa diventare un parametro rilevante per le decisioni che l’Unione Europea dovrà assumere per rafforzare il percorso di integrazione UE del nostro Paese”, è la conclusione di Rama.

L’editoriale di A.Z