Incontro della massima rappresentante della diplomazia statunitense con il governatore Gent Sejko. Un incontro molto importante e non soltanto conviviale o di circostanza, è quello che si è svolto alla vigilia di Pasqua, nella sede della Banca centrale d’Albania, tra il rieletto Governatore Gent Sejko e l’Ambasciatrice degli Stati Uniti d’America Yuri Kim. Al centro del colloquio, l’elogio dell’alta diplomatica americana alla riconferma dello stesso Sejko al vertice della massima Istituzione di vigilanza sul settore bancario e di determinazione della politica monetaria del Paese, poiché il fattore della continuità del processo decisionale è fondamentale per la stabilità del quadro macroeconomico dell’Albania da difendere contro la tempesta inflazionistica mondiale.
Il Governatore della Banca centrale, a cui compete la gestione di quella parte strategica di politica pubblica finalizzata a garantire la solidità comparativa della moneta nazionale, il Lek, prevenendo i rischi della svalutazione che colpirebbe al cuore il risparmio delle famiglie albanesi, ha evidenziato che gli effetti della guerra in Ucraina sui prezzi delle materie prime renderanno necessaria una revisione delle stime di crescita per l’anno in corso, ma non impediranno al sistema Paese di proseguire il proprio cammino di sviluppo.

Gent Sejko ha confermato che la Banca centrale seguiterà a utilizzare tutti gli strumenti normativi e regolamentari per tutelare in senso rafforzativo il tasso di cambio del Lek e, con esso, il potere d’acquisto dei risparmiatori, la sostenibilità strutturale del debito pubblico, il contenimento dei crediti deteriorati (attualmente sotto la soglia del 6 per cento del totale degli impieghi) e le condizioni di attrattività e affidabilità dei titoli e degli strumenti finanziari espressi in moneta locale.
A.Z