La Presidente del Parlamento d’Albania Lindita Nikolla e la Ministra delle politiche agricole del governo Rama, Frida Krifca, annunciano l’avvenuta approvazione della storica legge sui Gruppi di Azione Locale. L’agricoltura albanese è pronta a fare gol in Europa con i GAL. I Gruppi di Azione Locale, ossia gli strumenti associativi del partenariato pubblico privato territoriale per garantire il pieno e integrale utilizzo di tutti i fondi disponibili per lo sviluppo rurale in ciascuna area geografica omogenea del Paese, da ieri sono ufficialmente legge di Stato.
Ad annunciare la straordinaria innovazione legislativa e ordinamentale, illustrata nel merito dalla Ministra per le politiche agricole del governo Rama Frida Krifca, è stata, a conclusione della seduta plenaria della massima Assemblea nazionale, la Presidente del Parlamento Lindita Nikolla.
Un’approvazione ancora più significativa se si considera che la stessa arriva esattamente 48 ore dopo la visita di Stato del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico a Tirana, dove proprio con la Collega e omologa Nikolla aveva comunicato l’intenzione di rafforzare la cooperazione interparlamentare nella prospettiva europea; e senza dubbio il capitolo dei GAL, da tempo presenti nell’ordinamento Italiano, è un esempio di eccellenza per quanto riguarda la capacità di progettazione e di utilizzo dei finanziamenti comunitari assegnati al settore della ruralità.

La nuova normativa sui GAL, come è stato ricordato dalla Ministra Krifca, rappresenta il recepimento di una raccomandazione dell’Unione Europea finalizzata a incentivare gli strumenti programmatori come condizione per lo sblocco operativo dei fondi di Preadesione (Ipard) e delle misure (leader plus) con cui Bruxelles cofinanzia la modernizzazione dell’agricoltura sia in termini scientifici e produttivi nei suoi singoli ambiti merceologici – dalla pesca all’allevamento del bestiame alla coltivazione cerealicola e dei piccoli frutti – sia con provvedimenti di tipo trasversale come la promozione turistica e del marketing, la sicurezza alimentare e veterinaria, l’internazionalizzazione e l’aumento delle esportazioni.

I gruppi di azione locale, coinvolgendo grazie a sedi stabili le organizzazioni dei produttori e dei coltivatori, le associazioni professionali di ricerca e ambientaliste, gli amministratori pubblici territoriali, le imprese turistiche e di trasformazione e le società di marketing e promozione, consentono un approccio complessivo di ciascun ambito geografico agli strumenti messi a disposizione dalla UE, con l’obiettivo di massimizzare l’utilizzo degli aiuti previsti e di affermare in via definitiva il made in Albania agroalimentare e agrituristico sui mercati globali. Lo scambio di buone prassi con il GAL Italiani, nelle settimane e nei mesi a venire, sarà un passaggio fondamentale.

Come è stato ricordato più volte dall’ex Ambasciatore e alto funzionario dell’Unione Europea Luigi Soreca, nel corso degli ultimi 5 anni i fondi comunitari investiti nell’agricoltura albanese sono ammontati a 70 milioni di euro, e il solo capitolo Ipard per i prossimi 6 anni vale 116 milioni di euro. Senza considerare i fondi di garanzia attivati dalla BERS e che consentiranno, con l’ulteriore fideiussione del governo Rama e della Banca centrale d’Albania, di mettere in moto risorse fino a 180 milioni di euro.
L’editoriale di A.Z