Il messaggio del Presidente della Repubblica in occasione del 25esimo congresso plenario dell’Acri: “Una comune sinergia contro le conseguenze della inaccettabile aggressione all’Ucraina da parte della federazione Russa”. È in corso il 25esimo congresso nazionale dell’associazione tra le casse di risparmio e le fondazioni di origine bancaria, che quest’anno si concentra sul tema delle diseguaglianze sociali.
Al Professor Francesco Profumo, presidente della compagnia di San Paolo e dell’Acri, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha voluto indirizzare un messaggio di elogio e di riconoscenza al ruolo svolto dagli enti di origine bancaria dalla propria istituzione a oggi.
Le fondazioni di origine bancaria, lo ricordiamo, furono introdotte nel nostro ordinamento nel 1990 con la legge Amato (dal nome dell’allora ministro del tesoro) con l’obiettivo di separare la funzione creditizia commerciale da quella filantropica e sociale, garantendo in ogni caso un collegamento tra i due ambiti attraverso la possibilità per le fondazioni di detenere quote rilevanti nel capitale degli istituti bancari divenuti spa.

Il presidente Mattarella ha ricordato in maniera speciale il contributo delle fondazioni all’attuazione dell’articolo 3 della Costituzione che afferma il principio della cosiddetta eguaglianza sostanziale, da intendersi come quell’insieme di misure e di provvedimenti finalizzati a rimuovere gli ostacoli e i pregiudizi di fatto che impediscono l’accesso in condizioni paritarie della Persona alle opportunità di cura, istruzione, lavoro, abitazione.

Un compito che ha visto gli enti ex bancari impegnarsi con un ruolo di primissimo piano soprattutto dopo l’avvento delle politiche di austerità nei bilanci pubblici (oggi molto mitigate se non sospese). Il Presidente Mattarella ha evidenziato che la lotta alle diseguaglianze è uno dei pilastri delle politiche pubbliche, e che le fondazioni si collocano a pieno titolo tra le istituzioni repubblicane chiamate, ai sensi della Costituzione, a rendere operativamente vigente il prima ricordato articolo 3.

Il Capo dello Stato ha concluso il proprio messaggio rimarcando come tale funzione sia diventata ancora più doverosa dopo la pandemia del 2020, e lo diventerà ancora di più per fare fronte alle conseguenze della inaccettabile aggressione all’Ucraina da parte della federazione Russa.
L’editoriale di A.Z