Piero Fassino: accelerare sull’integrazione europea di Albania e Nord Macedonia, dalla vicenda ucraina una lezione per Bruxelles

Il presidente della commissione affari esteri del Parlamento italiano: i provvedimenti di Edi Rama stanno aiutando beneficio lo sviluppo economico nazionale e il coordinamento all’interno della regione balcanica. Un autorevole assist a favore del cammino, sempre più accelerato, dell’Albania sulla via di Bruxelles, giunge da Piero Fassino, Presidente della commissione affari esteri del Parlamento italiano e profondo conoscitore delle relazioni internazionali come tale molto ascoltato dall’intero arco partitico costituzionale.

Intervistato dall’emittente albanese Report TV, l’onorevole Piero Fassino – che come sindaco del Comune di Torino fu tra gli artefici del rafforzamento dei rapporti di gemellaggi con la Città di Tirana – ha puntualizzato lo scenario europeo dopo la tragica vicenda in corso del conflitto russo in Ucraina.

Fassino con Edi Rama in un’immagine del 2014: il primo era sindaco di Torino, il secondo Premier dell’Albania in carica da circa un anno

“Una lezione per le istituzioni comunitarie della UE, affinché non si perda ulteriore tempo sul percorso dell’allargamento dei confini dell’Unione alla regione balcanica occidentale a partire da Albania e Macedonia del Nord il cui livello di riforme approvate rende entrambi i Paesi meritevoli di vedere avviati i negoziati con la Commissione di Bruxelles una volta per tutte. Si tratta della sola possibile soluzione in grado di evitare l’assoggettamento di un’area strategica come i Balcani alla sfera di influenza di Stati terzi come Russia, Turchia, Emirati Arabi Uniti”.

Piero Fassino con l’attuale sindaco di Tirana Erion Veliaj

La cui presenza in vari settori nevralgici della vita economica, finanziaria e sociale è già un dato di fatto (sebbene già da tempo l’Albania avesse diradato i propri rapporti con Mosca). L’onorevole Fassino ha inoltre dichiarato che esistono gli strumenti e le condizioni affinché, il veto della Bulgaria nei confronti della Macedonia del Nord possa essere superato in sede di conferenza intergovernativa degli Stati della UE: dal raggiungimento della pace nel Kosovo a oggi, sono trascorsi oltre vent’anni, “non possiamo permetterci ulteriori fasi di stallo, i negoziati devono decollare concretamente anche perché in caso contrario aumenterebbe il senso di frustrazione delle popolazioni balcaniche, a partire dall’Albania che ai è sempre contraddistinta per un alto livello di europeismo”.

Il presidente Italiano della commissione parlamentare per gli affari esteri ha infine elogiato l’amico Premier Edi Rama per le politiche attuate su base interna e a livello di intera macroregione: “Ritengo che l’iniziativa di Open Balkans, promossa dal governo Rama e tradottasi in un pacchetto di intese con le Repubbliche di Serbia e Macedonia del Nord, sia molto valida e funzionale alla progressiva venuta meno delle barriere interne e al crescente coordinamento delle politiche pubbliche e di sviluppo commerciale di area vasta”.

A.Z

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