Il comitato esecutivo della NBS ha votato per mantenere invariato il tasso di riferimento all’1,0% e per continuare a inasprire le condizioni monetarie, sfruttando la flessibilità del quadro di politica monetaria, aumentando il tasso medio ponderato repo nelle aste repo inverse, nonché come percentuale di liquidità in eccesso di dinari ritirata in quelle aste. Nell’ultima asta dei pronti contro termine tenutasi questo mese, il tasso medio ponderato dei pronti contro termine è stato pari allo 0,90%, che è vicino al tasso guida di riferimento e di 79 pb in più rispetto all’inizio di ottobre 2021, quando è iniziato il processo di stretta monetaria.
Nel suo processo decisionale di politica monetaria, il Comitato esecutivo ha tenuto presente che gli sviluppi nel contesto internazionale richiedono una particolare cautela. L’incertezza che ha afflitto negli ultimi mesi i mercati finanziari e delle materie prime internazionali a causa dell’emergere di nuovi ceppi di coronavirus è stata ulteriormente alimentata dalle tensioni geopolitiche e dalla crisi in Ucraina. Ciò ha spinto i prezzi dell’energia e delle materie prime agricole primarie globali e dei metalli vicino o addirittura al di sopra dei loro massimi storici.
Le prospettive per la crescita economica mondiale sono quindi sempre più incerte, mentre un ulteriore aumento dei prezzi di energia, cibo e materie prime accresce il rischio che le pressioni inflazionistiche possano rivelarsi più forti del previsto e presenti in un arco di tempo più lungo. In tali circostanze, per quanto riguarda gli sviluppi del contesto macroeconomico interno, il Comitato esecutivo afferma che gli indicatori mensili disponibili suggeriscono che l’attività economica all’inizio dell’anno è sostanzialmente in linea con le aspettative dell’NBS. La crescita continua a essere guidata da servizi, costruzioni e miniere, mentre la minore attività nel settore in generale riflette ancora principalmente la produzione più debole nel settore energetico e in parte anche la minore produzione manifatturiera a causa delle persistenti interruzioni delle catene di approvvigionamento globali.
L’NBS mantiene la sua proiezione di crescita del PIL reale nell’intervallo del 4-5% per quest’anno e nel medio termine, nonostante nel breve termine i rischi al ribasso siano più pronunciati a causa della crisi ucraina, principalmente a causa del possibile crescita più lenta dei nostri principali partner commerciali, sebbene l’entità degli effetti dipenderà maggiormente dalla durata della crisi. Il Consiglio giudica che la futura crescita economica sarà trainata dal proseguimento del ciclo degli investimenti e dall’attuazione di grandi progetti infrastrutturali, nonché da una solida crescita dei consumi personali sostenuta da andamenti favorevoli del mercato del lavoro.
L’Executive Board ha concluso che anche l’inflazione su base annua, che a gennaio è stata dell’8,2%, si è mossa in linea con le aspettative della NBS ed è rimasta principalmente guidata dall’aumento dei prezzi dei generi alimentari e dell’energia. Allo stesso tempo, l’inflazione core, che è maggiormente influenzata dalle misure di politica monetaria, è stata pari al 4,1% a/a ed era ben al di sotto dell’inflazione nominale, grazie alla relativa stabilità del tasso di cambio conservata anche durante la pandemia. Secondo l’ultima proiezione a medio termine di febbraio, l’inflazione dovrebbe iniziare a diminuire da marzo in poi e continuare a rallentare verso il punto medio obiettivo fino alla fine dell’orizzonte di proiezione.
Sebbene gli attuali sviluppi riguardanti i prezzi mondiali dell’energia e delle materie prime indichino che l’inflazione potrebbe essere leggermente superiore al previsto, il Comitato Esecutivo sostiene ancora che sarà su un percorso discendente fino alla fine dell’anno. Un contributo fondamentale in tal senso verrà dalla relativa stabilità del tasso di cambio che la NBS continuerà a mantenere in futuro e che è garantita dalle riserve valutarie accumulate negli ultimi anni grazie alla stabilità macroeconomica raggiunta e agli interventi misurati e tempestivi in mercato FX. Si prevede che l’inizio della nuova stagione agricola e la conseguente riduzione dei costi di produzione alimentare avranno un effetto al ribasso sull’inflazione, così come le misure del governo serbo per limitare l’aumento dei prezzi del carburante e consentire alle aziende di acquistare elettricità nel primo semestre 2022 a condizioni molto più favorevoli delle condizioni di mercato. Un contributo fondamentale in tal senso verrà dalla relativa stabilità del tasso di cambio che la NBS continuerà a mantenere in futuro e che è garantita dalle riserve valutarie accumulate negli ultimi anni grazie alla stabilità macroeconomica raggiunta e agli interventi misurati e tempestivi in mercato FX.
Si prevede che l’inizio della nuova stagione agricola e la conseguente riduzione dei costi di produzione alimentare avranno un effetto al ribasso sull’inflazione, così come le misure del governo serbo per limitare l’aumento dei prezzi del carburante e consentire alle aziende di acquistare elettricità nel primo semestre 2022 a condizioni molto più favorevoli delle condizioni di mercato. Un contributo fondamentale in tal senso verrà dalla relativa stabilità del tasso di cambio che la NBS continuerà a mantenere in futuro e che è garantita dalle riserve valutarie accumulate negli ultimi anni grazie alla stabilità macroeconomica raggiunta e agli interventi misurati e tempestivi in mercato FX. Si prevede che l’inizio della nuova stagione agricola e la conseguente riduzione dei costi di produzione alimentare avranno un effetto al ribasso sull’inflazione, così come le misure del governo serbo per limitare l’aumento dei prezzi del carburante e consentire alle aziende di acquistare elettricità nel primo semestre 2022 a condizioni molto più favorevoli delle condizioni di mercato.
Le decisioni di politica monetaria nel prossimo periodo dipenderanno dall’andamento dei fattori nel contesto internazionale e interno e dalla valutazione dell’intensità e della durata delle pressioni inflazionistiche derivanti da tali fattori. L’NBS è pronta a rispondere utilizzando tutti gli strumenti di politica monetaria disponibili in caso di materializzazione di uno qualsiasi dei rischi che potrebbero avere conseguenze sui prezzi a medio termine e sulla stabilità finanziaria. La prossima riunione per la determinazione delle tariffe è prevista per il 7 aprile 2022.