La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, alla conferenza ‘The Ecb and its Watchers” ha dichiarato che la guerra in Ucraina ha messo in moto nuovi fattori d’inflazione, ed è improbabile che l’area euro torni ai bassi livelli d’inflazione visti prima della pandemia. Al contrario, è sempre più probabile che l’inflazione di medio termine si stabilizzi sull’obiettivo del 2%.
Lagarde ha parlato anche dei rischi significativi per la crescita posti dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e ha sottolineato con estrema chiarezza che sulla riduzione della stimolo monetario la Banca, che guida, potrà fare marcia indietro, se necessario, affidandosi a tre principi: mantenimento delle opzioni, flessibilità, gradualità. “Possibile, infine – conclude Christine Lagarde – che la Banca Centrale Europea metta in campo nuovi strumenti per assicurare la trasmissione della politica monetaria, una formula che fa pensare a meccanismi anti-spread”.